L’ipnosi è una forma di trattamento che lavora in campo psicosomatico, cioè parte dal presupposto, ormai scientificamente verificato, che mente e corpo siano strettamente correlati.

Quando ci facciamo male, i nocicettori, neuroni sensoriali, rilevano il danno e trasmettono al cervello uno stimolo che viene interpretato come doloroso. Nei primi anni di vita facciamo esperienza del dolore, associando al male fisico una sensazione spiacevole: col tempo il danno fisico sparisce ma permane il carico emozionale che si sedimenta nel nostro inconscio. La percezione del dolore, in quanto esperienza sgradevole è quindi estremamente soggettiva.

Come lavora l’ipnosi?

L’ipnosi (nello specifico trance ipnotica) porta il paziente in una condizione di profondo rilassamento: la persona è perfettamente sveglia, consapevole e la sua coscienza più profonda è ricettiva; il terapista lavora quindi per trasmettere all’inconscio gli strumenti per affrontare e risolvere le situazioni associate al dolore.

Poco per volta il carico emozionale negativo viene rielaborato a favore di schemi comportamentali più utili al nostro benessere, fisico o psicologico. L’ipnosi produce infatti ottimi risultati sia in ambito psicoterapico che nella terapia del dolore (algologia).

Quali disturbi cura l’ipnosi?

  • Ansia e attacchi di panico
  • Paure e fobie
  • Traumi psicologici (episodi di violenza, perdita di persone care, …)
  • Disturbi del sonno
  • Disturbi alimentari
  • Dolore cronico (dal mal di testa all’assistenza di malati terminali di cancro)
  • Dipendenze (per esempio il fumo)

L’ipnosi ha trovato negli ultimi anni anche applicazione in altri ambiti come:

  • Miglioramento delle performance sportive
  • Preparazione al parto
  • Asma
  • Problemi gastrointestinali

Come avviene una seduta di ipnosi?

Il paziente viene fatto coricare su un lettino e il terapeuta, seduto al suo fianco, inizia un percorso vocale, fatto anche di immagini e sensazioni piacevoli, per portarlo ad un profondo rilassamento.

Il paziente ha sempre un ruolo attivo mantenendosi concentrato sui pensieri suggeriti e permettendo così al proprio inconscio di “aprirsi ed emergere”.


Le emozioni positive e le sensazioni di piacere che si provano in questa condizione vanno a sedimentarsi nell’inconscio e, col tempo, sminuiscono i comportamenti disfunzionali permettendo al proprio potenziale di emergere e di trovare soluzioni equilibrate e che garantiscono un maggior benessere.